Nel campo delle pulizie, si è portati ad utilizzare in modo confuso due termini: sanificazione e disinfezione. Occorre fare, però, un po’ di chiarezza, perché anche se i termini vengono considerati erroneamente come fossero sinonimi, in realtà sono attività ben distinte.
Quali sono le differenze?
- Sanificazione: è un intervento mirato ad eliminare alla base qualsiasi batterio ed agente contaminante che con le comuni pulizie non si riescono a rimuovere. La sanificazione si attua – avvalendosi di prodotti chimici detergenti (detersione) – per riportare il carico microbico entro standard di igiene accettabili ed ottimali che dipendono dalla destinazione d’uso degli ambienti interessati. La sanificazione deve comunque essere preceduta dalla pulizia.
- Disinfezione: consiste nell’applicazione di agenti disinfettanti, quasi sempre di natura chimica o fisica (calore), che sono in grado di ridurre, tramite la distruzione o l’inattivazione, il carico microbiologico presente su oggetti e superfici da trattare. La disinfezione deve essere preceduta dalla pulizia per evitare che residui di sporco possano comprometterne l’efficacia. La disinfezione consente di distruggere i microrganismi patogeni.
E’ importante sottolineare che esiste uno stretto legame tra le attività prese in considerazione con la salute dei cittadini e l’integrità dell’ambiente
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